Oroscopo e psicologia: due temi che non hanno nulla a che vedere… O no?
Di che segno sei? Quante volte, parlando con qualcuno, ci è stata rivolta questa domanda? Ma a cosa risponde davvero questa curiosità verso gli oroscopi e perché anche gli scettici talvolta si fermano a leggerli?
Ci stiamo avvicinando al nuovo anno e capita a tutti di chiederci: come sarà? E allora, a chi non è mai capitato di consultare l’oroscopo, che tra l’altro si trova facilmente all’ultima pagina di alcuni quotidiani molto diffusi? Almeno una volta nella vita lo abbiamo fatto tutti e tutti sappiamo quale sia il nostro segno zodiacale.
Le stelle influenzano davvero la nostra vita o ci facciamo influenzare da quello che troviamo scritto? E a cosa ci serve leggere un oroscopo?
Partiamo da un dato certo: chi scrive gli oroscopi non può prevedere il futuro, e l’astrologia non ha alcuna base scientifica. Ma sapere cosa ci accadrà, prevedere il futuro, è il desiderio di molti, se non di tutti, così come cercare di capire una persona attraverso caratteristiche genericamente attribuite è più facile che cercare di conoscerla davvero.
Alla maggior parte delle persone piacerebbe vivere una vita prevedibile, della quale in qualche modo poter avere il controllo, avere un certo potere sugli eventi futuri, così da non essere presi alla sprovvista. Le persone ansiose, che proprio sull’imprevedibilità e sull’intolleranza dell’incertezza costruiscono il proprio malessere, potrebbero essere tranquillizzate dal conoscere in anticipo eventuali situazioni negative future. E poi, diciamo la verità, l’oroscopo ha pur sempre un effetto allietante, perché ha sempre una buona parola per tutti, una speranza. In più il nostro cervello ci inganna, perché ricorda le volte che, per caso, un oroscopo ha “predetto” un evento positivo, e dimentica quando invece non è accaduto nulla di quanto scritto. Ma in fondo anche un orologio fermo, due volte al giorno, segna l’ora esatta. Ad ogni segno zodiacale, inoltre, sono attribuite virtù importanti e desiderabili. Solletica insomma un po’ il nostro ego, il nostro desiderio di essere persone speciali, positive, uniche. Tutti abbiamo bisogno di conforto, anche le persone più scettiche, anche se non lo ammettono, si soffermano ogni tanto a leggere cosa consigliano gli astri.
Come diceva lo scrittore Arthur C. Clarke, “Io non credo nell’astrologia; Sono un Sagittario, e noi sagittari siamo scettici”. Attenzione ai pregiudizi però, non sempre chi è del leone è forte e chi è della vergine è ordinato!