Enuresi

L’enuresi notturna è un disturbo, più che una malattia, e consiste nella perdita involontaria e completa di urina durante il sonno in un’età (5-6 anni) in cui la maggior parte dei bambini ha ormai acquisito il controllo degli sfinteri. E’ un problema frequente che interessa il 10-15% dei bambini a 6 anni e che tende il più delle volte a risolversi spontaneamente (incidenza solo dell’1% negli adulti). Per enuresi notturna non si intende però la saltuaria e sporadica emissione di urine durante la notte, ma questo problema deve presentarsi con una certa frequenza (secondo alcuni autori è necessario un periodo di osservazione di almeno 2 settimane durante le quali il bimbo deve bagnare per almeno 3 volte a settimana, secondo altri l’osservazione va protratta per 3 mesi con almeno 2 notti bagnate alla settimana)

Le cause sono diverse, tanto è vero che l’enuresi si distingue in:
Primaria: quando il bimbo non ha mai acquisito il controllo notturno. In questo caso l’enuresi si attribuisce a: un ritardo di maturazione della vescica, in particolare viene imputata la ritardata maturazione dello sfintere vescicale, un piccolo muscolo che funziona da valvola della vescica e che impedisce alla pipì di fuoriuscire verso l’esterno. Questo controllo si acquisisce normalmente verso il quarto anno di vita. Oppure ad un insufficiente controllo ormonale; nel cervello esiste una ghiandola, l’ipofisi, che produce diversi ormoni. Uno di questi è l’ADH, che agisce facendo sì che la notte venga prodotta circa la metà della quantità di urina che viene prodotta di giorno. Ebbene si è visto che alcuni bambini enuretici hanno inizialmente bassi livelli di questo ormone, e che questi tendono a normalizzarsi in ritardo rispetto agli altri bambini.
Entrambi i meccanismi possono essere presenti e prevalere in misura variabile da bambino a bambino.
Secondaria: il bambino, dopo avere raggiunto il controllo della vescica per almeno 6 mesi, ha ripreso a fare la pipì a letto. Può dipendere da particolari situazioni emotive e stressanti (ad esempio la nascita di un fratellino, l’inserimento a scuola, tensioni familiari…).
Sintomatica: in questo caso l’enuresi compare come conseguenza di una malattia ad esempio un’infezione urinaria o in casi molto più rari diabete mellito, epilessia ecc.

Come detto l’enuresi diventa un problema dopo i cinque – sei anni (per la precisione 5 nella femmina e 6 nel maschio), ma l’età più giusta per prendere in considerazione un trattamento è dopo i 7 anni. Può essere opportuno ricorrere al trattamento anche di quei bambini che, pur non presentando il problema frequentemente, avvertono un significativo disagio soggettivo e compromissione delle normali attività di socializzazione.