L’ipocondria è una condizione psicologica in cui la preoccupazione per la propria salute supera i limiti della normalità, portando la persona a vivere nell’angoscia costante di ammalarsi gravemente.
Chi ne soffre interpreta ogni minimo segnale fisico come sintomo allarmante, e cerca ossessivamente rassicurazioni da parte di medici, non riuscendo però a placare i timori.
Tale stato d’ansia rischia di compromettere pesantemente la qualità della vita, limitando le attività quotidiane e portando all’isolamento sociale.
Spesso l’ipocondria si sviluppa in correlazione con un determinato ambiente familiare e stili educativi, e si accompagna a depressione, attacchi di panico e dipendenza da sostanze.
Per giungere a una corretta diagnosi dell’ipocondria, è necessario effettuare una diagnosi differenziale con altre condizioni che possono presentare sintomi simili.
In questo articolo, vedremo quali sono i criteri per la diagnosi di ipocondria secondo il DSM5, il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, e quali sono i sintomi più comuni di questo disturbo.
6 criteri per la diagnosi secondo il DSM5
Il DSM5, pubblicato nel 2013, ha sostituito il termine ipocondria con quello di disturbo da ansia di malattia, per sottolineare il ruolo dell’ansia nella preoccupazione per la salute.
Al fine di diagnosticare il disturbo da ansia di malattia, devono essere soddisfatti i seguenti sei criteri:
- preoccupazione eccessiva di avere o di poter contrarre una grave malattia, soprattutto tumori. La persona vive nel terrore di ammalarsi, nonostante non vi siano segnali oggettivi di patologie in atto;
- preoccupazione persistente nonostante le rassicurazioni mediche appropriate;
- preoccupazione sproporzionata rispetto al rischio effettivo o alla gravità della condizione temuta;
- preoccupazione che causa un significativo disagio o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o personale;
- preoccupazione presente per almeno sei mesi;
- l’ansia non è riconducibile ad altre patologie mentali come i pensieri ossessivi negativi, il disturbo d’ansia generalizzata o il disturbo somatico.
Sintomi dell’ipocondria
I sintomi dell’ipocondria differiscono da persona a persona, ma è possibile identificare alcune categorie principali in cui essi rientrano.
Le manifestazioni di tipo somatico riguardano sensazioni soggettive di malessere o dolore, non riscontrabili oggettivamente.
I sintomi fisici sono invece riscontrabili clinicamente, anche se sproporzionati rispetto alle condizioni organiche.
Vi sono poi ripercussioni sul piano psicologico, con vissuti ansiosi, attacchi di panico e umore depresso.
Infine l’ipocondria può portare a comportamenti di controllo e rassicurazione, o di evitamento di azioni che possano scatenare il timore di ammalarsi. L’ipocondria ha quindi effetti complessi sulla vita della persona.
H3 Sintomi somatici
I sintomi somatici sono le sensazioni fisiche che il paziente ipocondriaco attribuisce a una grave malattia. Questi sintomi possono essere reali o immaginari, ma sono sempre interpretati in modo catastrofico e allarmistico.
Alcuni esempi di sintomi somatici sono:
- dolore o fastidio in varie parti del corpo, come il petto, l’addome, la testa, il collo, ecc;
- alterazioni della funzione cardiaca, come palpitazioni, aritmia, ecc.;
- alterazioni della funzione respiratoria, come dispnea, iperventilazione, ecc.;
- alterazioni della funzione gastrointestinale, come nausea, vomito, diarrea, stipsi, ecc.;
- alterazioni della funzione genito-urinaria, come disuria, pollachiuria, ematuria, disfunzione erettile, ecc.;
- alterazioni della funzione neurologica, come vertigini, capogiri, formicolii, tremori, ecc.;
- alterazioni della funzione endocrina, come sudorazione, brividi, febbre, calore, ecc.;
- alterazioni della funzione immunitaria, come linfonodi ingrossati, infezioni ricorrenti, allergie, ecc.
H3 Sintomi fisici
I sintomi fisici sono le alterazioni organiche o funzionali che il paziente ipocondriaco può presentare a causa dell’ansia e dello stress provocati dalla preoccupazione per la salute.
Questi sintomi sono reali e oggettivi, ma non sono causati da una malattia organica, bensì da una reazione psicosomatica. Alcuni esempi di sintomi fisici sono:
- ipertensione arteriosa;
- ulcera peptica;
- colite spastica;
- asma bronchiale;
- cefalea tensiva;
- dermatiti;
- disturbi del sonno;
- disturbi dell’appetito.
H3 Sintomi psicologici
I sintomi psicologici sono le emozioni e i pensieri negativi che il paziente ipocondriaco prova in relazione alla propria salute.
Questi sintomi sono soggettivi e irrazionali, ma sono molto intensi e persistenti. Alcuni esempi di sintomi psicologici sono:
-
- ansia;
- paura;
- panico;
- tristezza;
- depressione;
- senso di colpa;
- vergogna;
- rabbia;
- frustrazione;
- inadeguatezza;
- pensieri disfunzionali, come:
- Ho sicuramente un tumore
- Se non mi faccio tutti gli esami possibili, non posso stare tranquillo
- I medici non capiscono niente
- I medici mi stanno nascondendo la verità
- Se mi ammalo, nessuno si prenderà cura di me
- Se non mi curo, morirò presto
H3 Sintomi comportamentali
I sintomi comportamentali sono le azioni e le reazioni che il paziente ipocondriaco mette in atto per cercare di controllare o alleviare la propria preoccupazione per la salute.
Questi sintomi sono visibili e osservabili, ma sono inefficaci e controproducenti. Alcuni esempi di sintomi comportamentali sono:
- richiedere frequenti visite mediche ed esami diagnostici, anche in assenza di indicazioni cliniche;
- cambiare spesso medico o consultare più specialisti, per avere più opinioni o per trovare conferme alle proprie paure;
- controllare ripetutamente il proprio corpo, alla ricerca di segni o sintomi di malattia;
- misurare costantemente i propri parametri vitali, come la pressione, la temperatura, il battito, ecc.;
- ricerca compulsiva di informazioni mediche su internet, libri, riviste, ecc.;
- evitare situazioni, persone o luoghi che possano scatenare o aggravare la preoccupazione per la salute;
- adottare comportamenti iperprotettivi o restrittivi, come seguire diete rigide, assumere farmaci o integratori senza prescrizione, isolarsi socialmente, ecc.;
- parlare continuamente della propria salute, cercando rassicurazioni o attenzioni da parte degli altri.
L’ipocondria è un disturbo che può avere un impatto negativo sulla tua vita, ma che può essere trattato con successo.
Se ti riconosci nei sintomi descritti in questo articolo, e se vuoi liberarti dalla preoccupazione eccessiva per la tua salute, puoi contattarmi per ricevere un aiuto professionale.
Sono Gerry Grassi, psicologo e psicoterapeuta, specialista in Psicoterapia Breve Strategica e Ipnosi Ericksoniana.
Con la mia esperienza e la mia competenza, posso offrirti un percorso terapeutico personalizzato ed efficace, basato su tecniche innovative e scientificamente validate.