Felicità!
Siamo giunti ad una delle emozioni più appaganti, che ci procura uno stato di benessere pieno! Tutti tendiamo alla felicità, tutti la cerchiamo, ognuno a proprio modo!
Cos’è la felicità?
La parola italiana deriva dal latino, felicitas, la cui radice “fe-” significa abbondanza, ricchezza, prosperità. La parola inglese happiness viene invece dalla radice scandinava happ che significa fortuna, successo.
La felicità è definita come lo stato d’animo positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri.
E’ quindi un insieme di emozioni e sensazioni che procurano benessere e gioia in un momento più o meno lungo della nostra vita.
Pur avendo caratteristiche variabili e soggettive, generalmente quando siamo felici, siamo anche sereni, soddisfatti, ottimisti e appagati.
È per questo che la felicità per me è di tanti colori: verde, arancione, rosa… e con abbondanza di giallo. Sicuramente è di colore vivace intenso e brillante a tratti però forse anche solo azzurro tenue.
La esterniamo con le parole, con i movimenti, ma anche con il modo di vestire, nei colori che indossiamo, che sono la prima cosa che esprimiamo di noi, e che trasmettiamo più o meno consapevolmente.
Quando siamo felici, anche solo per qualche attimo, carichiamo tutto il nostro essere. Non possiamo trattenere la felicità: è qualcosa di esplosivo, che in un certo senso riflettiamo intorno a noi.
Cosa ci manca per trovare la felicità?
La felicità è qualcosa che nella vita cerchiamo sempre, senza sosta. A volte pur credendo di avanzare, per raggiungerla purtroppo ci perdiamo, magari cercando nei posti sbagliati o forse creandoci da soli inutili ostacoli.
A volte la cerchiamo in obiettivi forse troppo lontani o addirittura irraggiungibili quando forse possiamo trovarla nelle piccole cose.
Scrittori, poeti, filosofi, cantanti, si sono da sempre interrogati su cosa sia la felicità e dove trovarla.
Per Oscar Wilde felicità “non è avere tutto ciò che si desidera ma desiderare ciò che si ha”.
Fermiamoci infatti un attimo a riflettere se la felicità dipende da noi o da qualcosa che ci manca.
Per Martin Seligman, fondatore della psicologia positiva, il 60 % della felicità è determinata dai nostri geni e dall’ambiente, il restante 40% dipende da noi.
E per Gibran le persone più felici non sono coloro che hanno il meglio di tutto ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno.
Per essere felici credo che dobbiamo proprio imparare a godere di quello che già abbiamo senza cercare quello che ci manca!
Felicità infatti non credo sia avere e possedere, né essere famosi o avere la villa con piscina. Felicità è in un certo senso una forma di coraggio, è una scelta, fatta di piccoli momenti.
Il mio concetto di felicità si avvicina sempre più alle caratteristiche descritte nella famosa canzone Felicità: “è tenersi per mano.. restare vicini come bambini.. come un cuscino di piume.. l’acqua del fiume che passa che va.. la pioggia che scende dietro le tende.. è abbassare la luce per fare pace, è un bicchiere di vino con un panino,..”
Felicità per me è sempre più nelle piccole cose, nei piccoli attimi, è in piccoli piaceri, in piccole scoperte.
È fermarmi ad ascoltare il mare o la pioggia, è riuscire a camminare nella natura, è vedere un sorriso in chi mi sta vicino, è sentire passare per radio una canzone che amo, è passare un po’ di tempo con le persone con cui amo stare, è stare seduto a leggere vicino al caminetto acceso, è anche fermarmi qui a scrivervi. E mi accorgo che la cerco sempre, qualche volta come tutti forse guardo male e magari non la trovo, ma la cerco in ogni istante della mia giornata!
E anche a tutti voi suggerisco di cercare, di continuare a cercare perché la felicità è qualcosa che tutti abbiamo a portata di mano.
Per chiudere non trovo però parole migliori di quelle dette qualche tempo fa da Benigni:
“A proposito di felicità, cercatela! Tutti i giorni, continuamente, anzi, chiunque mi ascolti ora, si metta in cerca della felicità, ora, perché è lì, ce l’avete, ce l’abbiamo, perché l’hanno data a tutti noi. Ce l’hanno data in dono quando eravamo piccoli ce l’hanno data in regalo, in dote ed era un regalo così bello che l’abbiamo nascosto, come fanno i cani con l’osso quando lo nascondono. E molti di noi l’hanno nascosto così bene che non si ricordano dove l’hanno messo ma ce l’abbiamo, ce l’avete. Guardate in tutti i ripostigli, gli scaffali, gli scomparti della vostra anima, buttate tutto all’aria. I cassetti, i comodini che ci avete dentro, vedrete che esce fuori, c’è la felicità, provate a voltarvi di scatto, magari la pigliate di sorpresa, ma è lì.
Dobbiamo pensarci sempre alla felicità e anche se a volte lei si dimentica di noi, noi non ci dobbiamo mai dimenticare di lei. Fino all’ultimo giorno della nostra vita.”
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