Incertezza
L’incertezza è la mancanza di chiarezza e l’incapacità di decidere. È un’emozione che ti pervade facendoti perdere l’orientamento. Rende poco consapevoli di chi si è, di cosa si vuole e di dove si vuole andare. Fa sentire spaesati e inadeguati. Fa sentire soli. Talvolta si sente la necessità di una guida, di qualcuno che consiglia, qualcuno che dica inequivocabilmente cosa è meglio fare in una determinata situazione.
Si può essere indecisi in una decisione da prendere ma si può anche finire per essere costantemente dominati dall’incertezza nel corso della giornata. Diventa allora incertezza patologica e ha l’effetto di intrappolare la mente in interrogativi continui divenendo così un’emozione tremenda che spesso non viaggia sola. Credo possa essere raffigurata come la locomotiva di un treno: dandole motore, tramite la paura del giudizio, la paura di non piacere o di non essere all’altezza, lei avanza portandosi dietro vagoni di problematiche: ansia, paura, attacchi di panico, depressione.
È un’emozione tanto subdola quanto frequente.
Quando si è incerti si ha lo sguardo privo di sorriso, un po’ perso, poco attento. Si è particolarmente nervosi non si riesce a rilassarsi perché c’è il pensiero fisso della decisione da prendere. Tutto il corpo ne risente e si irrigidisce. Il dubbio continuo attanaglia la mente, e non permette di districarsi tra i punti di domanda che affollano i pensieri. L’incertezza pesa nelle giornate e si insinua nelle relazioni perché porta a non fidarsi dell’altro. Non permette di fidarci neppure di noi stessi.
L’incertezza imprigiona e rende immobili.
Il filosofo Zygmunt Bauman sostiene che l’unica certezza che abbiamo è quella di vivere nell’incertezza e per quanto ci sforziamo nessuna decisione sarà esente da rischi o rimpianti tardivi. L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, e si vive cercando di sfuggirla nella ricerca della felicità.
È per questo che una felicità autentica, adeguata e totale sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.
Personalmente l’incertezza è qualcosa che detesto e da cui cerco di stare lontano quanto più posso.
Preferisco di gran lunga sbagliare piuttosto che stare immobile perché incapace di prendere una decisione. Anche dovessi commettere errori di valutazione su decisioni forse poco meditate, preferisco pensare all’aspetto positivo dell’imparare e del fare esperienza: saper prendere una decisione, ed eventualmente pagarne le conseguenze, permette comunque di acquisire elementi che davanti alle future incertezze mi metteranno di fronte ad una scelta più consapevole. L’incertezza che blocca invece è sempre qualcosa di controproducente: non porta a raggiungere alcun risultato, alcuna soddisfazione, alcun successo.
Certamente è necessario fermarsi, osservare e riflettere per non agire in maniera affrettata, concedendosi sempre del tempo per pensare ai pro e ai contro ma poi ad un certo punto è necessario buttarsi!
Per quanto si riflette e si pensa vanno ricordate due cose: primo, nelle considerazioni fatte ci sarà sempre di mezzo lo zampino dell’autoinganno; secondo nessuna decisione potrà mai essere completamente giusta o completamente sbagliata.
Quando senti l’incertezza che inizia a pervadere le tue membra, perché la senti arrivare, la senti espandersi dentro di te piano piano, metti in atto questa strategia per azzerarla: gioca d’anticipo. Pensa subito alla peggiore paura correlata alla scelta da fare, pensa a quale sarebbe la peggior cosa che ti potrebbe accadere se prendessi quella decisione, e vedrai che alimentando di proposito la paura correlata alle conseguenze di quella scelta finirai per azzerarla. Quando alimenti volontariamente la tua paura, il tuo sistema nervoso riduce drasticamente la sua attivazione, e i parametri fisiologici si resettano a livello di funzionalità azzerando la sensazione di pericolo.
Se hai un po’ più di tempo posso consigliarti di prendere carta e penna. Descrivi la decisione, i pro, i contro, i possibili scenari e le conseguenze che temi possano verificarsi. Lo scrivere ti focalizzerà totalmente in ciò che descrivi ma, al tempo stesso, ti permetterà di distaccartene.
Credo che l’incertezza sia collegata al senso di responsabilità: quando manca il senso di responsabilità manca la disponibilità ad accettare le conseguenze delle proprie azioni.
Quando l’incertezza ti blocca perché hai paura di sbagliare o di essere giudicato ricorda questa frase di Aristotele: “Le persone perfette non combattono, non mentono, non commettono errori e non esistono.”
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