Come affrontare e superare la paura del contagio da Coronavirus
Ci sono molte cose nel mondo che ci fanno paura. Ma ci sono molte più cose nella nostra immaginazione che ci fanno paura.
(Frederick W. Cropp)
Di sicuro ci avrai fatto caso anche tu: da febbraio del 2020, non si parla d’altro che di Coronavirus. Sembra che tutto il resto sia stato dimenticato.
Tutto gira intorno e in funzione di un unico imperativo: fermare i contagi.
La breve parentesi estiva non ha fatto altro che amplificare le paure scatenate dalla pandemia mondiale.
Cosa accadrà adesso?
Riusciremo mai a vivere nuovamente una vita lontana dalla paura?
Cosa può accadermi e cosa può succedere ai miei cari?
Continuare a ripetersi sempre le stesse domande, giorno dopo giorno, per diversi mesi successivi, non fa che aumentare le insicurezze e le paure.
Cosa è la paura
La paura è una situazione adattiva e serve per mobilitare le nostre energie per affrontare una potenziale minaccia.
Tuttavia, quando questa non è ben calibrata con la minaccia effettiva, può essere disadattiva.
Se la paura è eccessiva, per esempio, può scatenare ansia, fobie, attacchi di panico, fino ad arrivare alla xenofobia, ovvero all’avversione nei confronti di tutto ciò che arriva dall’estero.
Nel caso della paura da contagio, quest’ultima fobia è una di quelle più presenti: è una forma di protezione personale, un tentativo di allontanare il pericolo: la minaccia alla propria salute, in questo caso.
Di contro, una paura non calibrata può essere anche insufficiente, e può causare danni sia a se stessi che alla società.
Prendi ad esempio coloro che ignorano le misure governative per rallentare la diffusione dei contagi da coronavirus.
La loro convinzione che il pericolo non esista, mette a rischio la propria salute ma anche la tua e quella dei tuoi familiari e amici.
Gli studi relativi alla paura del contagio da coronavirus
Le misure di sicurezza adottate per fermare i contagi da coronavirus, ormai fanno parte della nostra vita da quasi un anno.
È proprio questo prolungamento nel tempo, questa rigorosità, questo continuo vivere nell’incertezza del domani, che scatena la paura.
Paura del contagio, ma anche per la situazione occupazionale ed economica.
Fin dall’inizio della pandemia, già dal dicembre del 2019 in Cina, i sondaggi effettuati da numerosi istituti di ricerca hanno indicato un forte aumento della paura.
In un sondaggio condotto in Belgio nell’aprile del 2020 su un campione di 44.000 partecipanti, il 20% di questi ha segnalato disturbi d’ansia e il 16% disturbi depressivi.
Le paure più frequentemente collegate al coronavirus sono:
- Paura per la propria salute
- Paura per la salute dei propri cari
- Paura per l’incertezza relativa alle cure mediche
- Paura di non saper affrontare il pericolo
In uno altro studio questa volta condotto online a marzo del 2020 dalle università di Tilburg e Utrecht (Paesi Bassi) su un campione di 439 persone, è risultato che l’aumento della paura era principalmente correlato ai rischi percepiti per la propria salute personale e per quella dei propri familiari, nonché all’uso regolare dei social media.
In merito a quest’ultimo aspetto, c’è da riflettere sul fatto che la paura viene amplificata dal tentativo continuo di reperire informazioni e notizie sempre relative allo stesso argomento (che in questo caso è il COVID-19), e leggere post e commenti degli altri sempre correlati allo stesso.
Come affrontare la paura del contagio da coronavirus
Come hai visto, non avere paura non è utile né per te, né per gli altri.
Se non hai paura delle conseguenze delle tue azioni o di quelle degli altri rispetto a una minaccia, sei sottoposto e sottoponi al percolo.
Di contro, vivere con le catene della paura legate ai piedi, ti serve altrettanto a poco.
Ti starai chiedendo: “Gerry, ma allora cosa devo fare?!”
Per prima cosa, devi essere consapevole delle tue paure.
Mi risponderai: “Certo che lo sono, altrimenti non starei qui a leggere un tuo articolo sulla paura del coronavirus!”.
E allora io a mia volta ti chiedo su cosa davvero sei consapevole.
Mi spiego meglio: quando parli della tua paura relativa al contagio da coronavirus, ti pensi nel momento presente, o ti stai immaginando nel futuro? Sei quello che indossa la mascherina, mantiene la distanza di sicurezza, igienizza le mani e cerca di continuare a vivere la sua vita, pur nelle restrizioni?
O sei quello che potrebbe ritrovarsi su un letto di ospedale oppure che aspetta che un suo caro esca dalla terapia intensiva?
Gran parte delle nostre paure sono scatenate dai ricordi del passato o dalle immagini sul futuro proiettate nella loro mente.
Per essere davvero consapevole, devi concentrarti solo sul momento presente, e per farlo al meglio ti consiglio di praticare costantemente la meditazione.
Se ancora non sei iscritto, ti suggerisco il mio gruppo Path Seekers su Facebook, in cui spesso organizzo sedute di meditazione sia on line che fisiche con i miei iscritti.
Per disinnescare l’ansia relativa alla paura del contagio da coronavirus, poi, potresti cominciare a circoscrivere la tua paura, registrandola e rilevandola.
Come? Prova a scrivere su un foglio tutto le tue emozioni connesse alla paura del contagio.
Questo ti servirà a razionalizzarlo, avendo anche un effetto lenitivo sulle emozioni negative che percepisci.
Per finire, prova ad esasperare le tue paure. Dici che sono un pazzo a darti questo suggerimento?
Potrebbe sembrare così, ma ti spiego subito a cosa serve: in molti casi, la nostra mente funziona “al contrario” e talvolta, per disinnescare la paura è utile provare ad esasperarla.
Cosa devi fare? Passa una giornata intera a leggere continuamente notizie sul coronavirus, senza mai fermarti, immaginati intubato, sofferente, nelle peggiori condizioni, insomma.
Ti assicuro che dopo una giornata a pensare alle peggiori delle ipotesi, ti tornerà la voglia di pensare ad altro e di vivere più serenamente. Te lo assicuro perché è una tecnica utilizzata su migliaia di persone al mondo, che ne hanno tratto beneficio.
Sul mio libro Autostima fai da te puoi prendere come riferimento gli esercizi: Giornale nautico e Stanza 101, per aiutarti nella rilevazione e nel contenimento della tua paura.
Le paure possono essere sconfitte. Se non ce la fai da solo, allora il consiglio è quello di rivolgerti a un professionista che sappia aiutarti.
Ciò che ripeto sempre è che, se non agisci, stai trovando solo delle scuse. E io sono convinto che non tu non sia tra quelle persone che trovano delle scuse.
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