TEDx Padova 2020: liberarsi dalle etichette per vivere la propria vita.
Andare sulla luna, non è poi così lontano. Il viaggio più lontano è quello all’interno di noi stessi.
(Anaïs Nin)
Quest’anno, il TEDx Padova 2020 ha trattato il tema dell’identità, che occupa una posizione centrale all’interno del dibattito filosofico e sociologico contemporaneo.
Ho avuto anche io l’onore di partecipare a questo evento in qualità di Speaker, ed è stata un’esperienza che mi ha dato delle forti emozioni.
Il tema dell’identità è uno di quelli che affronto quasi quotidianamente con le persone che si rivolgono a me per essere aiutate e supportate.
Mi trovo spesso a dover domandare a chi ho di fronte: “Tu sai chi sei?”. Un po’ come faceva il bruco con Alice, quando le chiedeva: “Cosa essere tu?”.
Difficilmente incontro qualcuno che ha una idea chiara e una forte consapevolezza di ciò che è davvero.
Questo, perché gran parte delle persone ha paura di essere realmente ciò che sente e preferisce vivere comodamente nel ruolo che è stato loro assegnato.
Vi siete mai chiesti chi siete? Siete studenti, professionisti, madri, padri, forti, fragili, timidi, buoni e a volte anche un po’ cattivi.
Siete tutto questo perché siete stati inseriti in una categoria, e voi stessi ci credete, senza chiedervi nemmeno se sia corretto o meno, perché credete che sia giusto così.
Siamo le categorie nelle quali ci siamo e ci hanno inseriti
Un interessante studio condotto dalla Graduate School of Management e The Interdisciplinary Center for Research on Emotions, University of Haifa (Israele), ha evidenziato quanto l’inserimento in categorie può influenzare il nostro modo di reagire alle diverse situazioni e cosa si aspettano gli altri da noi.
In particolare, è stato chiesto a un campione di persone, di formulare delle aspettative in merito al successo o al fallimento riguardo 2 categorie di persone:
1. Arroganti
2. Modesti.
Oltre alle aspettative sul loro successo o sul loro fallimento, è stato anche chiesto di prevedere il tipo di presentazione che avrebbero fatto di se stessi e la loro reazione successiva al conseguimento o meno di un risultato.
Ebbene, lo studio ha evidenziato come sia gli arroganti che i modesti, avessero soppresso le loro reali emozioni per adattarsi a quelle che richiedevano le categorie nelle quali erano stati inseriti.
Tutto ciò è interessante perché ci fa capire quanto l’inserimento in una categoria e le etichette ci spingono ad agire come gli altri si aspettano e come noi ci aspettiamo che gli altri ci vedano.
La realtà è determinata da ciò in cui credete
La verità è che quello a cui credete, determina la vostra realtà e forma la vostra identità.
Ma la realtà esiste davvero? O meglio, esiste una realtà o ne esistono così tante che vederne solo una sarebbe solo limitante?
Credere che esista una sola realtà è limitante tanto quanto credere che essere timidi possa essere un tratto insostituibile e incancellabile della vostra identità.
In realtà, non state facendo altro che permettere di essere inseriti in delle categorie, così come voi siete portati a farlo con gli altri.
Perché succede questo?
Semplicemente perché avete paura. Molto parte sempre dalla paura di affrontare se stessi e i cambiamenti. Dal timore di guardare in faccia le proprie paure, affrontarle e superarle.
Le vostre stesse paure, invece, potrebbero essere l’arma con la quale sconfiggerle, se solo riusciste a mettervi in gioco, ad agire senza cercare continuamente delle scuse.
Per fare tutto ciò, è necessario intraprendere un percorso di forte consapevolezza, che consiste soprattutto nel concentrare la vostra attenzione su ciò che crea i vostri condizionamenti.
Liberarvi dalle etichette che vi sono state assegnate, è un atto di forte volontà che deve partire dall’interno di voi stessi.
A questo scopo, vi può essere molto di aiuto la meditazione, perché vi permette di esercitare la vostra presenza, rendendovi consapevoli di ciò che state facendo nel momento esatto in cui lo state facendo.
Quando meditate, non pensate ad altro che alle sensazioni che state provando in quel momento.
Avete caldo, freddo, una gamba indolenzita a causa della posizione che state assumendo, il solletico di una ciocca di capelli che vi scivola sul viso.
Non c’è ieri. Non c’è domani. C’è solo il momento in cui state vivendo.
Che poi è quello che dovrebbe essere nella vostra vita: essere presenti, vivi. Sentire e vivere ogni attimo della vostra vita senza tornare a ieri e senza pensare a cosa sarà domani.
Solo in questo modo, la vostra identità potrà essere vera, genuina, non catalogabile e non etichettabile.
Continuerete ad essere timidi, fragili, forti, buoni o cattivi, ma non perché ve lo dicono gli altri, ma perché sarete voi in quel preciso momento in cui lo sarete, che potrà essere differente solo un momento dopo.
Non siate come chi vive comodamente la propria vita solo perché ha paura di affrontarla.
Vivete pericolosamente. Rischiate, agite, giocate, create. Ascoltatevi sempre e permettetevi di essere chi realmente volete, perché ciò che fate oggi, determinerà chi sarete domani.
Con immenso piacere ed onore ecco il mio Speech del TedxPadova2020 👇🏻
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