Infedeltà e tradimento. Due parole che racchiudono molteplici emozioni: odio, rabbia, dolore, smarrimento, disgusto, senso di umiliazione. Di certo è un’esperienza che lascia il segno, sia nella persona che ha subito il tradimento, che nella coppia.
Se ti è capitato di vivere una situazione di questo tipo, sicuramente ti sarai chiesto/a… Perché è capitato proprio a me? Cosa ho fatto di sbagliato?
Tali domande possono essere sintomi di un’ansia da relazione, che spesso emerge in situazioni di incertezza e vulnerabilità emotiva.
Può succedere di provare senso di colpa, mettere in dubbio se stessi, decidere di interrompere la relazione e ricostruire sulle macerie. Ma anche di optare per il perdono.
Ogni situazione è a sé: nel caso di una terapia di coppia, si va oltre il giudizio etico-morale sulla vicenda. Non si tratta di parlare di “giusto” o “sbagliato”, ma piuttosto di capire cosa è meglio per te e per la tua vita.
Ricominciare dopo un tradimento
Ricominciare dopo un tradimento richiede una particolare attenzione nella gestione dei conflitti che emergono in seguito alla scoperta dell’infedeltà, essenziale per il recupero del rapporto
Il tradimento è un elemento destabilizzante all’interno della coppia: si può superare se la persona tradita accetta l’accaduto. Mi è capitato infatti di conoscere coppie decise ad andare avanti convinte di riuscirci, ma alla fine, in realtà chi aveva subito l’infedeltà non l’aveva davvero metabolizzata.
Tali comportamenti possono essere interpretati come dei sintomi di una crisi di coppia, segnalando che non tutto è stato superato.
Un percorso di psicoterapia ha il compito e l’obiettivo di curare il disagio che questo evento produce all’interno della relazione. Lo psicoterapeuta non deve “punire” il fedifrago, ma andare in tutt’altra direzione. Ossia quella pragmatica di risoluzione del problema.
Praticare il perdono, per te stesso e per il partner, è un modo per liberarti da quella spirale di risentimento e sofferenza prodotta dall’infedeltà. Anche se la relazione non dovesse continuare. Tuttavia, una persona insicura in amore potrebbe trovare più difficile praticare il perdono e superare il risentimento, richiedendo un supporto più mirato.
Recupera e coltiva la tua autostima: il tradimento non ha a che fare con te come persona, ma ciò che andrebbe analizzato è il rapporto, e le vostre emozioni nei confronti del legame.
Se hai deciso di portare avanti la tua storia nonostante tutto, entrambi dovrete impegnarvi a ricostruire la fiducia in voi stessi e in ciò che avete costruito nel corso del tempo.
Ricostruire la fiducia richiede una comunicazione efficace nella coppia, un elemento cruciale per superare insieme le crisi.
Prendersi cura delle relazioni attraverso una comunicazione onesta e aperta è fondamentale per rafforzare i legami e superare le sfide insieme.
Se invece hai deciso di chiudere definitivamente, è fondamentale non focalizzarti sul tradimento e sull’ex, ma piuttosto passare in rassegna tutte le persone di cui ti fidi e tutte quelle scelte che hanno dimostrato il tuo valore. Leggi di più su come chiudere una relazione sbagliata per navigare questo processo con dignità e autoconsapevolezza.
Capirai così come non sentirti sconfitto. Non è necessario mettere tutto in discussione: un tradimento può accadere. E non deve essere fatto scontare a chi verrà dopo. Il passato è passato, va relegato nel posto che gli compete. Non ha nulla a che vedere con il futuro, né tantomeno con il presente.
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Il tradimento: un elemento in trasformazione?
Quando devo fronteggiare un argomento spinoso come quello del tradimento, penso subito al film di Paolo Genovese “Perfetti Sconosciuti”.
La trama racconta di un cena tra amici in cui ognuno di loro, per una sorta di scommessa, deve lasciare il proprio smartphone sul tavolo in modo da leggere e rispondere davanti a tutti gli altri a messaggi e telefonate. Una situazione “pericolosa” che mette in crisi le coppie sedute al tavolo e rivela una serie di tradimenti.
Il film ha ottenuto un clamoroso successo di pubblico, e il motivo credo risieda nel fatto che offre un affresco della società attuale molto vicino alla realtà. Nell’era dei social, delle chat, delle app e dei siti d’incontri, il tradimento è diventato una presenza e una tentazione quotidiana, anche se non necessariamente arriva a consumarsi in senso fisico: messaggi, ammiccamenti e flirt virtuali, frequentazioni digitali sono le nuove forme d’infedeltà, talvolta vissute da chi le mette in pratica come un semplice, seppur inopportuno e discutibile, passatempo. In altre circostanze, le cose vanno oltre e minano le relazioni.
Ascoltando negli anni le storie di sofferenza di tanti pazienti, vittime dell’infedeltà del partner, non nascondo di essermi interrogato molto sulla tenuta e l’utilità di certe convinzioni. Forse è il caso di rimettere tutto in discussione, forse è addirittura più saggio e salutare: e se la visione tradizionale della coppia andasse semplicemente rivista? Se la soluzione di tante ‘ferite profonde’ fosse quella di cominciare a pensare semplicemente ai rapporti amorosi in un’altra ottica? Se dovessimo solo accettare che l’altro non ci appartiene? Se cominciassimo a pensare al tradimento come a una semplice evenienza, possibile o probabile, forse riusciremmo ad accettarlo e superarlo senza problemi?
Non ho ancora trovato risposte definitive a queste domande e non so se riusciremo mai a cambiare la nostra visione delle relazioni. Ma di sicuro, a maggior ragione nell’epoca che viviamo, è il caso di continuare a interrogarsi…
E voi, cosa ne pensate?
“Amore mio ho fatto tesoro della tua lettera, l’ho letta. Mi ha reso felicissimo. Solo una cosa mi ha contrariato… Hai sbagliato a scrivere il mio nome.” Charles M. Schulz
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