Una relazione di coppia, prima di arrivare ad avere una certa stabilità, attraversa delle fasi evolutive, e ognuna di queste è molto importante per la sua sopravvivenza.
Nella fase iniziale del corteggiamento, ci si mostra al meglio per attrarre l’altro. Si vive una sorta di idealizzazione della persona amata e si è portati a soddisfare ogni suo desiderio. Questa fase produce un aumento della dopamina che dona sensazioni di euforia e appagamento.
Tuttavia, per alcune persone, questa fase può anche scatenare una significativa ansia relazionale, poiché la paura di non essere all’altezza o di perdere l’interesse dell’altro può diventare preponderante.
Superato l’innamoramento iniziale, subentra la necessità di creare un’intimità emotiva, al fine di conoscersi più a fondo. È una fase delicata perché emerge la persona reale con i propri pregi e difetti.
Se i partner riescono ad accettarsi reciprocamente, si passa alla fase dell’amore in cui l’impegno e la volontà di costruire qualcosa di solido diventano fondamentali. Curare le relazioni è essenziale in questo momento per rafforzare il legame.
Con il tempo però anche le relazioni più solide attraversano momenti di difficoltà e conflitto. Ad esempio può subentrare la manipolazione affettiva, quando un partner cerca di controllare l’altro facendo leva sui suoi sentimenti.
Questo è spesso un periodo in cui le insicurezze emergono, specialmente se uno dei partner soffre di bassa autostima in amore.
Se non si impara a gestire in modo costruttivo queste fasi critiche, si rischia di compromettere la stabilità conquistata. C’è da dire che la crisi di coppia non è necessariamente un segnale di fine della relazione, ma può essere anche un’opportunità di crescita e di rinnovamento, se affrontata con la giusta attitudine e con l’aiuto di un professionista qualificato.
Segnali e sintomi della crisi di coppia
La crisi in una relazione di coppia può manifestarsi in modi diversi, a volte evidenti altre più subdoli. Talvolta i partner stessi faticano a riconoscere che il rapporto sta attraversando un momento critico, perché i segnali non sono così lampanti.
Tuttavia, con un po’ di attenzione è possibile cogliere alcuni campanelli d’allarme che indicano un malessere nella coppia. Ad esempio, il breadcrumbing è un segnale subdolo di crisi: uno dei partner elargisce all’altro attenzioni e conferme con il contagocce, tenendolo legato a sé ma senza impegnarsi davvero.
I segnali più comuni che possono rivelare l’insorgere di una crisi, ad ogni modo, sono numerosi. Vediamone alcuni tra i più ricorrenti.
Litigi continui
Uno dei segnali più evidenti dell’insorgere di una crisi è l’aumento delle discussioni. In tali confronti, i partner tendono a esporre le proprie posizioni, a richiamare l’attenzione sui sacrifici fatti per l’altro o a rievocare presunti torti ricevuti. Questa dinamica può attivare una spirale negativa che appare senza conclusione. L’abbondanza di parole rischia infine di oscurare il messaggio autentico che si voleva comunicare, che così si perde.
Disfunzione erettile
Un calo del desiderio sessuale e della risposta fisica può indicare un malessere nella relazione di coppia. Spesso gli uomini tendono a nascondere o minimizzare questo problema che però è sintomo di un disagio emotivo più profondo.
Mancanza di intimità
La complicità e l’intimità che un tempo caratterizzavano il rapporto lasciano gradualmente spazio alla freddezza e alla distanza emotiva.
I partner non trovano più il tempo per dialogare apertamente come facevano un tempo. Ognuno si rifugia nei propri spazi e nelle proprie attività. Lentamente i due scivolano in una condizione di estraneità reciproca. Vivono sotto lo stesso tetto, condividono la quotidianità, ma non riescono più a connettersi emotivamente come coppia. Se il rapporto non viene nutrito e rigenerato, è destinato a spegnersi.
Tradimento
Il tradimento è sintomo di una profonda crisi nella coppia. Spesso chi tradisce sente di non ricevere più attenzioni o conferme dal partner. Cerca quindi in altre persone la passione e l’intesa che gli mancano nella relazione ufficiale.
Dopo aver affrontato il dolore e la delusione, potresti cercare modi per ricominciare dopo un tradimento, un passo cruciale per la guarigione personale.
Calo della frequenza dei rapporti sessuali
Un improvviso calo della frequenza dei rapporti sessuali può indicare una perdita di interesse e attrazione fisica tra i partner. La complicità sessuale è spesso specchio del benessere dell’intera relazione di coppia.
Quando il desiderio reciproco si affievolisce, può significare che si è affievolita anche la passione che cementa il legame di coppia. Il sesso, infatti, non è solo piacere fisico, ma anche unione emotiva e mentale tra i partner.
Come prevenire e superare una crisi di coppia
Quando una coppia si trova ad affrontare una crisi, la tentazione può essere quella di ignorare il problema nella speranza che le cose migliorino da sole con il tempo. In realtà, questo approccio raramente funziona. Per evitare che una crisi passeggera diventi irreparabile, una corretta gestione dei conflitti è fondamentale.
Esistono strategie concrete che si sono dimostrate efficaci per prevenire e superare i momenti difficili di coppia. Eccone alcune tra le più importanti.
Comunicazione aperta
La chiave per prevenire una crisi è mantenere viva una comunicazione sincera tra i partner. Il modo corretto per risolvere un conflitto è comunicare bene ed in modo efficace. Per farlo bisogna arrivare al punto il prima possibile, senza essere ambigui e senza usare inutili giri di parole. Talvolta, basta anche solo l’utilizzo del non verbale al posto del linguaggio, per comunicare e per evitare discussioni sterili. Una carezza, un abbraccio, comunica sicuramente molto di più di fiumi di parole.
Facci caso: quante volte il tuo obiettivo era quello di far capire al tuo partner che gli eri vicino in una situazione e poi avete finito con il litigare? Purtroppo, basta poco per inviare un messaggio sbagliato o perché l’altro lo percepisca come tale. Ad esempio, quando il partner si sfoga dopo una brutta giornata e tu rispondi sminuendo i suoi sentimenti, pur con buone intenzioni.
Migliorare la comunicazione di coppia significa anche sapere come e quando esprimere supporto senza innescare conflitti
Gestione costruttiva dei conflitti
I litigi sono inevitabili in una coppia. Ciò che conta è come li si affronta. Occorre imparare a discutere in modo costruttivo, senza aggredire il partner, ma esprimendo chiaramente il proprio punto di vista e le ragioni del proprio malcontento.
Ritrovare complicità ed intimità
Per rinsaldare un rapporto in crisi, i partner devono ritagliarsi momenti per riscoprire una maggiore complicità. Uscire insieme, coltivare hobby comuni, concedersi weekend romantici può aiutare a ritrovare quella connessione che sembrava perduta. Inoltre, può essere utile ridefinire insieme il “patto di coppia”, rivalutando le aspettative reciproche alla luce dei cambiamenti intercorsi.
Rinegoziare gli accordi
Se i vecchi equilibri non funzionano più, è necessario rinegoziare i termini del rapporto e gli accordi di coppia. Ad esempio, se un partner non è più disposto a gestire interamente la casa e i figli, si possono redistribuire i compiti e le responsabilità, evitando in tal modo frustrazioni e risentimenti.
Terapia di coppia
Quando la comunicazione è compromessa e i tentativi di dialogo finiscono in litigi furibondi, può essere utile rivolgersi a un terapeuta di coppia. Un esperto può aiutare i partner a identificare le cause profonde dei conflitti e a instaurare una comunicazione più funzionale.
Molto efficace in tal senso è la terapia breve di coppia, che si focalizza sulla risoluzione del problema nel minor tempo possibile. La terapia breve di coppia si basa su colloqui strutturati in cui, seduta dopo seduta, si affrontano nodi precisi come aspettative disattese, bisogni inespressi, rancori accumulati. L’obiettivo è sbloccare lo stallo comunicativo e relazionale attraverso micro-cambiamenti concreti.
Crisi di coppia: quando bisogna lasciarsi?
Anche le coppie più affiatate attraversano inevitabilmente periodi di difficoltà e incomprensioni. Di fronte ad una crisi, la maggior parte dei partner tenta inizialmente di risolvere i problemi relazionali e a salvare il rapporto.
Tuttavia, talvolta, nonostante gli sforzi e il dolore che una separazione comporta, interrompere definitivamente il rapporto può rivelarsi la scelta migliore per entrambi.
Ma come capire quando una crisi di coppia è superabile e quando invece è arrivato il momento di dirsi addio? Esistono segnali inequivocabili che indicano che la relazione è ormai logorata e non può più essere recuperata?
Cerchiamo di fare chiarezza identificando le circostanze in cui porre fine ad un rapporto, per quanto doloroso, è l’unica soluzione sensata.
Violenza fisica o psicologica
Quando uno dei partner assume atteggiamenti violenti, la relazione è ormai tossica. La violenza fisica e la violenza verbale non hanno mai alcuna giustificazione, non importa quale sia la situazione o il contesto. Insulti, denigrazioni, schiaffi, spinte non sono mai accettabili, neanche come “perdita momentanea del controllo”.
Un partner violento potrebbe scaricare sull’altro le proprie frustrazioni personali o professionali, ma questo non rende meno gravi le sue azioni. La violenza è l’espressione di una mancanza di rispetto inaccettabile e rivela una pericolosa tendenza a gestire la rabbia in modo improprio. Inoltre, la violenza è spesso utilizzata per creare relazioni manipolatorie, in cui il partner aggressivo esercita il controllo sull’altro con la forza e la paura.
In una relazione sana, anche nei momenti di maggiore conflitto e tensione, la comunicazione deve restare non violenta. Se uno dei partner assume atteggiamenti intimidatori, insulta o addirittura alza le mani, la relazione è ormai compromessa.
L’unica soluzione sensata di fronte ad un partner violento è interrompere la relazione il prima possibile, per preservare la propria dignità e incolumità. Nessun tentativo di recuperare il rapporto può giustificare il sopportare ulteriori soprusi o rischi per la propria integrità.
Se ti trovi in una situazione di abuso, è cruciale ottenere supporto e considerare come chiudere una relazione per proteggere la tua sicurezza e il tuo benessere.
Tradimenti ripetuti
Il tradimento può talvolta essere superato, se rappresenta un episodio isolato, frutto di una particolare crisi personale o di coppia. Tuttavia, per ricucire la frattura della fiducia, il partner infedele deve comprendere e affrontare le cause profonde che l’hanno spinto al tradimento.
Deve inoltre impegnarsi attivamente per riconquistare la fiducia tradita, accettando che l’altro avrà bisogno di tempo per superare il dolore e il senso di umiliazione subito. Sono necessari dialogo aperto, pazienza e volontà tenace di ricostruire il rapporto su basi nuove.
Se invece il tradimento diventa un’abitudine ricorrente, è impossibile ristabilire un rapporto di coppia sano e genuino. L’infedeltà seriale rivela un’incapacità di impegnarsi pienamente nella relazione e di restare fedele ai patti di coppia.
Rappresenta un sintomo del fatto che il legame emotivo e la progettualità comune sono ormai compromessi. In questi casi, nessuna promessa di cambiamento può essere credibile. Il rapporto è ormai minato alle fondamenta e non ci sono i presupposti per ricostruire una relazione d’amore, rispetto e fedeltà.
Mancanza di rispetto
In una relazione d’amore ciascuno deve potersi sentire rispettato e valorizzato per quello che è. Se uno dei partner denigra costantemente l’altro, mortificandolo con critiche inappropriate, insulti o svalutazioni continue, questo è un chiaro sintomo di mancanza di rispetto ed empatia.
Quando il rapporto si basa sulla costante svalorizzazione di uno dei membri della coppia, viene meno la fiducia e la stima reciproca che sono i pilastri di una relazione sana. Criticare aspetti migliorabili del partner è lecito, umiliarlo e deriderlo no.
Se uno dei partner svilisce sistematicamente l’altro, questo è un motivo più che sufficiente per decidere di interrompere la relazione.
Assenza di progettualità
Durante una relazione, è normale che i grandi progetti di vita come convivenza, matrimonio o genitorialità subiscano una naturale evoluzione. Si possono temporaneamente mettere in pausa o rimandare.
Tuttavia, se nella coppia questa progettualità condivisa viene completamente meno, diventa difficile nutrire una visione di futuro insieme. I partner restano ancorati al presente, senza più sogni o desideri da realizzare fianco a fianco.
Quando in una coppia non c’è più una direzione comune verso cui tendere, è molto probabile che subentrino ripicche, recriminazioni, rimpianti, risentimenti. Il rapporto si trascina stancamente, appesantito dalla mancanza di una meta condivisa.
In casi come questi, a volte lasciarsi pacificamente può essere un modo per evitarsi inutili frustrazioni future.
Differenze inconciliabili
A volte le personalità dei partner presentano differenze così marcate e antitetiche da risultare incompatibili. Si può discutere ossessivamente su tutto senza mai arrivare a un compromesso soddisfacente. Ogni scelta quotidiana genera contrasti.
Politica, religione, stili di vita, modi di pensare e valori: su questi aspetti fondamentali non si riesce a trovare una sintesi condivisa, nonostante il rispetto e l’affetto reciproci. Il rapporto si riduce ad un logorante tira e molla. Quando le divergenze caratteriali e di vedute sono così profonde da compromettere la serenità di coppia, a volte l’unica soluzione è accettare che si è troppo diversi per poter condividere un percorso insieme.
A chi bisogna rivolgersi se si hanno problemi di coppia?
Se ti ritrovi ad affrontare una crisi di coppia, non devi fartene carico da solo. Chiedere aiuto è un gesto di coraggio e di amore per te stesso e per il partner. Parlane con un amico o una persona di fiducia che possa darti consigli spassionati.
Spesso vedere la situazione da una prospettiva esterna può aiutarti a capire meglio le dinamiche in gioco. Considera la possibilità di intraprendere un percorso di terapia di coppia. Uno psicologo o psicoterapeuta esperto può mediare tra voi, far emergere criticità nascoste e insegnarvi a comunicare in modo più efficace.
Se vuoi un aiuto professionale nel risolvere i tuoi problemi di coppia, contattami subito! Mi chiamo Gerry Grassi, sono psicologo e psicoterapeuta, specialista in Psicoterapia Breve Strategica e Ipnosi Ericksoniana.
Sono a tua disposizione per ascoltarti, comprendere le dinamiche della tua relazione ed elaborare insieme a te una strategia su misura per recuperare l’intesa, la complicità e la felicità che sembrano perdute.
Il mio approccio ti permetterà di ottenere risultati tangibili e duraturi in tempi relativamente brevi. Lavorerò con impegno al tuo fianco per aiutarti a ritrovare l’armonia con il partner e rinsaldare le fondamenta del vostro legame. Uno dei miei obiettivi principali è restituire alle coppie in crisi una prospettiva di futuro insieme.
Una possibile alternativa se ancora non sei, o siete, pronti a relazionarvi con un terapeuta è partire dal mio corso Tornare Noi 2. E’ un videocorso basato sulla stessa metodologia che uso in terapia, però si tratta di video pre-registrati in cui ti spiego cosa fare nei vari contesti e dinamiche di coppia e come trasformarli da dinamiche distruttive a costrittive. In questo caso non potrai relazionarti direttamente con me, ma il vantaggio è che puoi seguirlo in completa autonomia e ad un prezzo vantaggioso.
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