Un individuo è un fascio di relazioni, un nodo di radici, il cui fiore e il cui prodotto è il mondo.
Ralph Waldo Emerson
Se sei una persona che tende ad isolarsi e a ritenere di non aver “bisogno” di nessuno, sicuramente fino adesso non hai mai avuto modo di riflettere sull’importanza di curare le relazioni, non per volontà di sentirti apprezzato (anche perché probabilmente non ne senti il bisogno) ma per una questione di crescita personale.
È proprio così: più le tue relazioni sono curate e maggiore è la possibilità che hai per crescere e per migliorare tutte le sfere della tua vita, da quella lavorativa a quella affettiva, e in questo articolo ti spiegherò il perché.
L’importanza del gruppo
Quando l’uomo è comparso sulla Terra, per millenni ha trascorso la sua esistenza pensando solamente a procurarsi il cibo per sopravvivere e per far sopravvivere la sua famiglia. Non esistevano gruppi e ogni singolo nucleo si rifugiava all’interno della propria grotta.
Quando, casualmente, fu scoperto il fuoco, pian piano i singoli nuclei cominciarono a radunarsi attorno ad essi per scaldarsi e per cuocere il cibo. Fu a quel punto che iniziarono i primi tentativi di comunicazione e l’invenzione dei linguaggi. Da allora, i nuclei cominciarono a collaborare, a formare dei gruppi, e tra di loro si trasmisero intuizioni e tecniche che portarono alla realizzazione dei villaggi, delle contrade e delle città, e ad invenzioni che cambiarono profondamente la loro e la nostra vita.
Si può quindi dire che, ciò che ha permesso al pianeta di evolversi è proprio la cooperazione tra gli uomini e la loro capacità di lavorare assieme.
La paura di essere estromessi dal gruppo
L’importanza del vivere in gruppo è così radicata nell’uomo che, quando si viene estromessi, si prova un fortissimo dolore, sia che si parli di famiglia e sia di amici, compagni di scuola, colleghi di lavoro ecc.
Si tratta di rifiuto sociale, a cui è associato un vero e proprio dolore sociale, che causa spesso depressione e diverse altre patologie cliniche.
Per molti di voi, questo rifiuto sociale è vissuto come ingiustizia, ma qui dovremmo aprire una parentesi molto lunga per parlare di quanto sia effettivamente vero tutto ciò. Nel senso che, tranne i casi in cui interi gruppi vengono estromessi da altri gruppi per motivi razziali, religiosi ecc., per la restante parte incide molto anche il proprio modo di approcciarsi e di vivere le relazioni, modo che deriva da credenze e convinzioni, che hanno bisogno di essere trasformate.
Ma concentriamoci sull’argomento di questo articolo, che riguarda soprattutto coloro i quali sono convinti che le relazioni non abbiano importanza ai fini della propria crescita personale.
Molti altri di voi, infatti, pensano che il gruppo non sia importante e che le sole loro ambizioni e forza di volontà possano portarli al raggiungimento degli obiettivi che si sono prefissati.
Schemi di comportamento e consapevolezza
Chi si sente frequentemente inferiore al partner potrebbe non riconoscere i propri schemi comportamentali negativi che influenzano negativamente la relazione.
Chi tende a pensare che curare le relazioni non sia importante, è perché ha degli schemi mentali e quindi di comportamento che mettono in pratica con maggiore frequenza e che tendono ad attaccare il prossimo o a farlo scappare.
Questi schemi, spesso non sono riconosciuti dall’individuo stesso che li mette in pratica, e qui mi rifaccio al discorso precedente sulla responsabilità delle nostre azioni e dei nostri pensieri in merito alla difficoltà di curare le relazioni.
È stato studiato, che gli schemi comportamentali più utili ad uno sviluppo sano delle relazioni sono quelli riguardanti una presenza non giudicante e compassionevole.
Uno studio condotto dalla Bringham Young University (Utah) ha rivelato quanto le relazioni siano cruciali per la sopravvivenza. Le nostre connessioni relazionali avrebbero delle potenti influenze sulla salute e sulla longevità. Ciò vuol dire che, molti dei problemi legati all’incapacità di curare le relazioni, come vari tipi di patologie di cui ho parlato poco sopra, potrebbero essere risolti semplicemente imparando a curare le relazioni. E per farlo, come dicevo, basterebbe approcciarsi in maniera non giudicante e compassionevole.
Tecniche meditative per la crescita relazionale
In uno dei miei precedenti articoli ti ho parlato del rapporto che esiste tra la meditazione e le relazioni sociali. Qui ti parlerò di quanto la meditazione, aumentando la consapevolezza, può aiutarti ad essere più compassionevole.
Uno studio condotto dal Dipartimento di Yoga dell’Università si S-VYASA (India) su 72 studenti di età compresa tra i 18 e i 25 anni, ha messo in evidenza come la meditazione, se praticata per 45 minuti al giorno per due settimane, sia in grado di migliorare la consapevolezza e di controllare le emozioni.
Ma cosa c’entra la consapevolezza? Ti starai chiedendo. Praticare la meditazione, innanzitutto sposta la tua attenzione sul presente, e poi ti aiuta ad essere consapevole di te stesso. Ciò vuol dire che riuscirai a “guardarti dentro”, a rivedere le tue convinzioni e le tue credenze, e di conseguenza a modificare le tue abitudini e i tuoi schemi comportamentali. Tutto questo ti porterà anche a porti in una posizione di ascolto verso gli altri. Ascoltando gli altri, e quindi non chiudendoti, avrai modo di comprendere il prossimo e di essere più compassionevole.
Perché è importante curare le relazioni
Perché le relazioni aiutano il tuo benessere psicologico e perché, all’interno di esse, emergono i tuoi angoli più appuntiti, che puoi cercare di smussare.
Perché le relazioni arricchiscono e portano alla realizzazione di molti progetti che, da solo, non potresti affrontare.
Vuoi sapere come fare a curare le tue relazioni? Accedi al mio mini corso Illumina te stesso e in soli sette giorni ti guiderò al raggiungimento dei tuoi obiettivi.
Per chi si approccia a nuove relazioni, il corso può anche aiutare a gestire l’ansia da inizio relazione, offrendo strumenti per affrontare con sicurezza le prime fasi dell’interazione sociale.
Ti lascio con la visione di un mio video per esercitarti sul Qui e ora, in modo da aumentare la consapevolezza che hai di te.
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