Perché non riesco ad amarmi?
C’è una domanda che ti poni spesso, nella tua vita, ed è: “Perché non riesco ad amarmi?”.
C’è poi un consiglio che molti ti danno, ma che per primi non riescono a mettere in pratica: “Amati, perché se non ti ami, non riuscirai mai ad amare davvero”.
Amare se stessi è la sfida più difficile della vita, per una serie di ragioni che proverò a spiegarti.
Perché non mi amo?
L’amore per te stesso si forma nei primissimi anni della tua vita. Quello che oggi sei e pensi di te, il tuo atteggiamento verso la vita, dipendono dalla somma delle credenze e delle convinzioni che hai ereditato dalla tua famiglia e dalla società.
Tutto questo concorre a portarti verso il raggiungimento di un Sé ideale che è molto diverso dal tuo Sé reale – quello autentico al quale non presti ormai più attenzione – e che indirizza tutte le tue aspettative e il giudizio che hai verso te stesso e gli atri. Anche le tue abitudini sono il frutto di questo potpourri che non ti permette di raggiungere il tuo scopo: amare te stesso.
Mi spiego meglio: per capire da dove nasce la tua sensazione di non amarti, dovresti riuscire a riconnetterti innanzitutto con il tuo bambino interiore e porti alcune domande: mi sentivo accettato? Mi sentivo al sicuro? Accolto? Accudito? Gratificato? Apprezzato?
Ciò che hai provato e vissuto nei primi anni della tua vita, è ciò che ti spinge oggi a fare le tue scelte e a stringere i tuoi rapporti. Se non sei stato accettato, accolto, gratificato, tenderai a cercare persone che continuano a fare la stessa cosa, pur di non vedere crollare tutto il tuo sistema di rappresentazione infantile.
Capisci bene che, se credi e sei convinto di non meritare di essere accettato, apprezzato e accolto, non potrai mai riuscire ad amarti.
Se credi di “non essere capace”, di “non riuscire a…”, se sei convinto di essere incompetente, inconcludente, incapace, immeritevole… come pensi di potere riuscire ad amarti?
Per amare te stesso dovresti riuscire al allontanare gli atteggiamenti critici e i sensi di colpa.
Come fare per amare me stesso
“Come posso fare per amare me stesso?”. È una delle domande che sento più frequentemente durante i miei incontri in studio o le mie consulenze online, tanto da spingermi a scrivere un libro, insieme alla mia collega Rosa Iatomasi, dal titolo: “Imparare ad amarsi”.
Nel titolo c’è già la risposta: l’amore non è un’attitudine innata ma una capacità che si acquisisce e apprende, come un’arte.
Questo vuol dire che, per imparare ad amarti, devi intraprendere un cammino di consapevolezza, che ti porta a comprendere quanto di te è andato perso e va recuperato, e quanto di quello che hai appreso durante questo cammino può essere trasformato.
Questo percorso ti porta a:
- Analizzare te stesso;
- Capire la responsabilità che hai verso te stesso e verso la vita;
- Accoglierti;
- Accettarti;
- Avere fiducia in te e negli altri;
- Prenderti cura di te;
- Amarti.
Ma come fare per arrivare a tutto ciò? Lavorando sulle tue credenze e convinzioni limitanti per trasformarle in potenzianti; abbandonando il giudizio; modificando le tue aspettative e le tue abitudini; cambiando il tuo modo di esprimerti, sia a parole che a gesti; perdonandoti.
Non è un lavoro semplice, lo so. Ma nemmeno impossibile, e quando arriverai alla meta, avrai la sensazione di esserti svegliato da un lungo sonno. Sarà il momento del risveglio, in cui tutto dentro te e intorno a te sarà cambiato, e tu sentirai di amarti e di riuscire ad amare, profondamente e incondizionatamente.
All’interno del libro “Imparare ad amarsi” puoi trovare numerosi esercizi e una serie di strategie che ti aiutano ad affrontare questo viaggio.
Per iniziare, ti lascio un esercizio da fare: è il punto da cui partire, l’inizio del percorso che ti potrebbe condurre alla meta: amare te stesso.
Il tuo bambino interiore
Scegli un luogo silenzioso. Sdraiati o siediti, purché ti senta rilassato e comodo.
Respira profondamente. Inspira ed espira lentamente per cinque volte.
Ricorda che, per eseguire questo esercizio, devi mettere da parte il giudizio o le interpretazioni, e concentrarti esclusivamente sulle emozioni che hai provato e che provi.
Cerca di tornare indietro nel tempo, fino a ripescare i tuoi ricordi riferibili all’infanzia.
Osservati dentro casa, con i tuoi genitori e con le persone che si sono prese maggiormente cura di te. Come ti sentivi e come ti senti, osservandoti?
Provi felicità o frustrazione? Ti senti insicuro o spontaneo? Provi sensazioni di sicurezza o di abbandono? Ti senti minacciato o accolto?
Prendi carta e penna e scrivi tutte le sensazioni che provi. Se la maggior parte di queste è negativa, gran parte dei tuoi problemi provengono da lì. Ed è da lì che devi cominciare a camminare.
Trovi questo e molti altri esercizi da seguire, nel libro “Imparare ad amarsi”, edito dalla EPC.
Ricorda che solo tu sei il responsabile della tua felicità, e che questa puoi ottenerla solo se ascolti ciò di cui hai veramente bisogno e se ti attivi per ottenerlo.
Articoli correlati:
IMPARARE AD AMARSI – Come liberarti dai condizionamenti e prendere in mano la tua vita
COME RAGGIUNGERE L’EQUILIBRIO INTERIORE
PERCHE’ NON RIESCO A CAMBIARE?
SENTIRSI PERSI E AVERE BISOGNO DI RITROVARSI
INTERVISTA -RISCOPRIRSI, RITROVARSI, TRASFORMARSI. L’IMPORTANZA DELLA RESILIENZA con Laura Badiini