Sentirsi persi e avere bisogno di ritrovarsi
Essere grandi significa avanzare, avanzare significa andare lontano, andare lontano significa ritornare
Laozi
Anna mi contatta alle 5:00 del mattino.
Dai contenuti dei miei profili social ha capito più o meno la mia routine mattutina e sa che mi sveglio presto, medito, faccio colazione, doccia e poi comincio la mia giornata lavorativa.
Si scusa se sta prendendo una parte del “piccolo spazio d’amore per me”, ma non può più aspettare… e scoppia in lacrime.
Ha un bisogno imminente di parlare e di dire a qualcuno come si sente. Non vuole più aspettare, così come ha fatto per tutta la sua vita.
Suo marito fa un lavoro che lo costringe spesso a svegliarsi nel cuore della notte, e in quel momento lei è da sola in casa. Ha figli, ma vivono in un’altra città.
Inizia a raccontarmi la sua vita. Una storia simile a quella di milioni di altre storie al mondo e punteggiata da numerosi “Volevo…”, “Avrei voluto…”, “Avrei dovuto…”, “Mi sarei aspettata…”, “Credevo che…”, “Mi sarebbe piaciuto…”.
Ogni volta che sento raccontare una storia, è come se ascoltassi quella dell’intera umanità.
Ad Anna è accaduto quello che succede più o meno a tutti quanti noi: che, a un certo punto della nostra vita (chi prima, chi dopo…) ci si guarda davvero dentro e ci si pone delle domande:
– Ma chi sono io, davvero?
– Cosa so di me?
– Cosa voglio?
È come se ti risvegliassi da un lungo sonno nel quale hai visto svolgersi la vita di qualcuno che non eri tu. E in realtà non lo eri, perché quella era la parte costruita di te, quella che la tua famiglia, la società e le tue esperienze hanno riempito di “Devo!”, di “Dovrei…”.
Poi un giorno ti guardi allo specchio e ti chiedi: “Chi sono?”, e non puoi più aspettare.
“Non si vede bene che col cuore… L’essenziale è invisibile agli occhi”
Non è un caso che, in questi momenti, ritorni spesso con la mente al primo periodo della tua vita, ovvero a quello della tua infanzia. Così facendo, stai tentando di andare a recuperare la parte più vera di te, quella che dava valore alle piccole cose, che non vedeva bene che col cuore perché l’essenziale è invisibile agli occhi, come dice la volpe al Piccolo Principe, nel romanzo di Antoine de Saint Exupéry.
Fin da bambino vieni modellato, non per cattiveria, ma per rispondere alle necessità della tua famiglia e della società. È come se venissi programmato attraverso l’inserimento, in quel meraviglioso software che è la tua mente, di credenze, convinzioni e aspettative che cancellano i dati originari. Di questi, però, la tua mente (che ha anche una intelligenza emotiva) fa un backup, perché tu possa andare a recuperarli quando ne senti il bisogno.
“Credo che sia giusto che io studi, poi mi faccia una famiglia e passi la mia vita accudendo i miei figli e lavorando…”; “Mi aspetto che le persone siano come vorrei che fossero e che le cose vadano come vorrei che andassero”; “Sono convinto che…”.
Continua tu.
A cosa hai creduto fino adesso? Di cosa sei stato convinto? Cosa ti sei aspettato? Sei sicuro che quello che hai scelto corrisponde a ciò che vuoi veramente? Quella che vedi è la realtà che hai costruito fino adesso.
Ad Anna ho confidato un segreto: “Non c’è bisogno che ritorni indietro a recuperare qualcosa. Quello che ti serve per ricominciare lo hai già: la consapevolezza di non essere te stessa. Riparti da qui. Riparti da ora”, le ho detto.
Qui e ora è il modo migliore per vivere la tua vita.
La tua capacità di guardare il mondo e di vedere con il cuore (come disse la volpe al Piccolo Principe) non è persa, è già presente in te: devi solo risvegliarla.
Concediti del tempo. Ricorda che, perché avvenga un cambiamento, ci vuole tempo e impegno da parte tua.
Ascolta il tuo cuore. Non devi cambiare vita, ma solo il tuo modo di viverla.
Un ottimo metodo per entrare in contatto con la parte più vera di te, è meditare. Tra l’altro, numerose ricerche sostengono che meditare fa bene non solo alla salute mentale ma anche a quella fisica.
Ti lascio il link a una meditazione guidata da me che potrà accompagnarti nel viaggio dentro te stesso: https://youtu.be/nBC4IZ7LoJg
Ricorda: tu sei qui. Riparti da ora.
Se hai bisogno di parlare puoi contattarmi per una consulenza online e troveremo il modo giusto per affrontare questo passaggio importante della tua esistenza.
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